Diritti delle persone diSabili…

convenzione sui diritti delle persone con disabilità (uncrpd)

Sara Alì- Ven. 05/03/2020

…DOVERI DELLA SOCIETA’ CIVILE? DA DOVE E’ NATO TUTTO? PERCHE’ NON POSSO PARCHEGIARE SU STRISCIA GIALLA? SCOPIRAMOLO INSIEME…

La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) adottata dall’Assemblea Generale dell’ ONU nel 2006 ed entrata in vigore il 3 maggio 2008 e firmata da tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, rappresenta il primo strumento internazionale, giuridicamente vincolante, che sancisce norme e diritti in capo alle persone con disabilità.

L’Art.1 della convezione, spiega approfonditamente i soggetti titolari dei diritti “ includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di eguaglianza con gli altri” e l’Art.3 stabilisce i principi generali, affermando “Il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale – compresa la libertà di compiere le proprie scelte – e l’indipendenza delle persone; La non-discriminazione; La piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società; Il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa;  La parità di opportunità;  L’accessibilità; La parità tra uomini e donne;  Il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare la propria identità”.

Tale Convenzione si pone anche l’obiettivo di sensibilizzare la società civile e far accrescere il rispetto per i diritti e la dignità delle persone con disabilità, incentivando gli Stati firmatari ad adottare misure efficaci ed appropriate, quando la Convenzione parla di sensibilizzazione, non si riferisce solamente al rispetto etico-morale, ma anche e soprattutto al rispetto nelle norme civili, che devono individuare ed eliminare qualsiasi ostacolo o barriera che renda inaccessibili edifici, strade, scuole, strutture sanitarie e luoghi di lavoro, solo in tal modo è effettivamente possibile parlare di inclusione sociale, economica e lavorativa delle persone con disabilità.

Anche l’Unione Europea nel 2010 ha stabilito una Strategia Europea 2010-2020 sulla disabilità che mira a promuovere un’Europa senza barriere, cosicché le persone con disabilità possano godere pienamente dei loro diritti e possano effettivamente partecipare alla vita economica e sociale. Passaggi fondamentali della strategia sono infatti l’accessibilità ‘’accesso ai beni, ai servizi e ai dispositivi di assistenza. Inoltre, deve essere assicurato loro, su una base di uguaglianza con gli altri, l’accesso ai trasporti, alle strutture, alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione’’; la partecipazione ‘’eliminare gli ostacoli alla mobilità delle persone disabili, in qualità di individui, consumatori, studenti, attori economici e politici; garantire la qualità dell’assistenza ospedaliera e dell’accoglienza in residenze specializzate, grazie al finanziamento dei fondi strutturali; garantire l’accessibilità di organizzazioni, strutture e servizi, inclusi quelli sportivi e culturali’’; l’uguaglianza ‘’Occorre attuare una serie di politiche attive per promuovere l’uguaglianza a livello europeo e negli Stati membri’’ e l’occupazione ‘’l’azione europea deve permettere un aumento del numero dei lavoratori disabili sul mercato del lavoro aperto, in particolare attraverso l’elaborazione di politiche attive dell’occupazione e il miglioramento dell’accessibilità ai luoghi di lavoro’’.

Mentre la Strategia volge al termine, si rimane in attesa della valutazione di quanto tramite questo strumento è stato ottenuto e di quanto ancora bisognerà fare, nel frattempo è importante che ogni individuo nel proprio piccolo mostri rispetto per i diritti sopracitati, partendo da gesti quotidiani, lasciare libero il parcheggio in striscia gialla, non posteggiare dinanzi alle rampe di accesso dei marciapiedi, non occupare i bagni dei disabili ecc., piccoli gesti che tutti possono fare, grande rispetto per chi ha la necessità di utilizzare tali servizi.

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