Favole al telefono

gianni rodari

Martina De Leo- Gio. 19/03/2020

Quando qualcuno mi chiede il libro di favole preferito della mia infanzia, il mio pensiero vola veloce al libro di Gianni Rodari “favole al telefono” una celebre raccolta di racconti brevi pubblicati per la prima volta da Einaudi nel 1962. Il protagonista è il ragionier Bianchi di Varese, che per lavoro fa il rappresentante di commercio, ed è destinato a girare l’Italia per lavoro e stare lontano dalla famiglia per tutta la settimana, il ragioniere infatti rientra a casa la domenica e riparte il lunedì mattina. Puntualmente prima di partire promette alla figlia di chiamarla tutte le sere e raccontarle una storia. La bimba non riesce a dormire senza la consueta favola della buonanotte, così ogni sera alle nove in punto il ragionier Bianchi chiama a casa e racconta favole molto brevi perché non può permettersi di stare al telefono molto a lungo. Le storie seppur corte sono così belle che le centraliniste interrompono il loro lavoro per ascoltarle. Favole al telefono è ormai un testo classico annoverato nell’olimpo delle favole, perché racconta storie di personaggi anticonformisti e ironici che dopo aver superato eventi imprevisti ritrovano sempre il loro lieto fine.

Voglio concludere con una breve storia per darvi un piccolo assaggio della straordinaria creatività e fantasia di Gianni Rodari.

La famosa pioggia di Piombino

Una volta a Piombino piovvero confetti. Venivano giù grossi come chicchi di grandine, ma erano di tutti i colori: verdi, rosa, viola, blu. Un bambino si mise in bocca un chicco verde, tanto per provare, e trovò che sapeva di menta. Un altro assaggiò un chicco rosa e sapeva di fragola.

  • Sono confetti! – Sono confetti!

E via tutti per le strade a riempirsene le tasche. Ma non facevano in tempo a raccoglierli, perché venivano giù fitti fitti. La pioggia durò poco ma lasciò le strade coperte da un tappeto di confetti profumati che scricchiolavano i piedi. Gli scolari, tornando da scuola, ne trovarono ancora da riempirsi le cartelle. Le vecchiette ne avevano messi insieme dei bei fagottelli coi loro fazzoletti da testa.

Fu una grande giornata.

Anche adesso molta gente aspetta che dal cielo piovano confetti, ma quella nuvola non è passata più né da Piombino né da Torino, e forse non passerà mai nemmeno da Cremona.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: