le avventure di pinocchio

Carlo lorenzini, collodi

Martina De Leo- Gio. 16/01/2020

Apriamo la nostra rubrica con il proporre uno dei grandi classici della letteratura italiana per grandi e piccini: “Le avventure di Pinocchio-Storia di un burattino”, scritto da Carlo Lorenzini, in arte Collodi. L’opera inizialmente venne pubblicata a puntate, quasi per caso, sul giornale di bambini, un periodico settimanale supplemento del quotidiano “IL FARFULLA”. La prima edizione in volume risale al 1883 pubblicata dalla Libreria editrice felice paggi con le illustrazioni di Enrico Mazzanti. La Storia del burattino è ormai nota ai più, le sue avventure e disavventure, spesso crudeli, hanno fomentato la nostra fantasia di bambini, a partire dal falegname Mastro Geppeto, alla dolce Fata Turchine sempre pronta a salvare pinocchio finito nei guai, passando dall’iracondo Mangiafuoco, a due manigoldi come il Gatto e la Volpe e via discorrendo… Un mondo incantato ma non troppo che rimane un’efficace metafora della condizione umana interpretabile in moltissimi modi. Il lungo periodo di composizione che prese il romanzo infatti riesce a coprire anni molto importanti per l’Italia che da poco indipendente, sente il bisogno di creare un’identità Nazionale. Non a caso Pinocchio può essere inserito nel filone “Nazional Pedagogico” insieme ad un altro grande classico di Edmondo De Amicis “Cuore”.

“Geppetto prese subito gli arnesi e si pose a intagliare e fabbricare il suo burattino. Che nome gli metterò? – disse tra sé e sé – Lo voglio chiamar Pinocchio. Questo nome gli porterà fortuna. Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi e tutti se la passano bene. Il più ricco di loro chiedeva l’elemosina”.

Perché leggere Pinocchio? Perché è un romanzo senza tempo in cui l’autore intreccia temi sociali e nobili sentimenti. Grazie alla genialità stilistica di Collodi ritorniamo, per il tempo della letture, fanciulli senza regole sospesi tra il passato e il presente.


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