se questo è un uomo

Primo levi

Martina De Leo- Lun. 27/01/2020

Appare doveroso in questa giornata della memoria consigliare un libro fondamentale per poter conoscere la tragedia dell’olocausto. Oggi parleremo di Primo levi e del suo scritto più famoso ” Se questo è un uomo”. L’autore inizia il suo racconto con una poesia molto toccante, che riportimo:

"Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per un pezzo di pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricominciare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole
scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetete ai vostri figli.
O vi si sfasci la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi."

Con questo incipit Primo Levi ci esorta a fare un analisi di quanto è successo, chiama subito in causa la coscienza del lettore, rievoca prima un immagine di sicurezza e di quotidianeità e poi ribalta tale situazione proponendo una serie di immagini degradanti e disumane. infine l’autore come un monito, che deve risuonare forte nel tempo, ci chiede di non dimenticare e imprimere nella nostra memoria ciò che è stato e che non dovrà mai più essere. Tutta l’umanità ha l’obbligo di non dimenticare l’orrore della deportazione ebraica nei campi di concentramento per un senso di responsabilità verso le generazioni future. La cronaca che scrive Primo Levi, ebreo e chimico, si apre con il momento dell cattura avvenuta il 13 Dicembre 1943, poi la deportazione a Auschwitz nel febbraio del 1944. Il lettore viene proiettato, attraverso la narrazione, nella giornata tipo un Haftiling, un detenuto che viene spogliato di ogni cosa: vestiti, scarpe e la sua dignità. L’uomo in questo posto fuori dal tempo e dallo spazio viene privato di ogni cosa e diventa soltanto un numero. Se questo è un uomo, è un libro dalla forte valenza antropologica, racchiude il senso del male insito all’interno dell’uomo e che si fa presenza all’interno della realtà dei lager nazisti. Levi è capace di far rivivere al lettore l’esperienza brutale della Shoah, descrivendo le azioni più brutali che venivano compiute in nome della folle invenzione della razza ariana. Per concludere questo breve articolo leggere e rileggere questo capolavoro è fondamentale per non dimenticare mai la linea sottile che distingue l’uomo alla bestia, ogni parola diventa un pesante macigno di responsabilità che ognuno di noi ha nei confronti del prossimo.


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: